Da maggio sarà possibile inviare gli elenchi Intrastat anche attraverso il canale telematico Entratel dell’agenzia delle Entrate. L’annuncio è stato dato ieri nel corso del seminario, svoltosi a Roma presso la sede di Confcommercio, durante il quale si è discusso della nuova normativa in materia di Iva per lo scambio di servizi all’interno dell’Unione europea, con l’attenzione particolarmente rivolta agli adempimenti telematici. La possibilità di utilizzare il sistema informatico delle Entrate per l’invio delle dichiarazioni, che si affianca al servizio telematico doganale, era illustrata nella determinazione 22778 del direttore delle Dogane (di concerto con le Entrate) dello scorso 22 febbraio, con cui erano approvati i modelli per gli elenchi Intrastat sull’Iva comunitaria. Il canale sarà dunque accessibile dal prossimo mese: una facilitazione per le imprese e per i loro intermediari come i commercialisti, che già utilizzano Entratel, tra l’altro, per le dichiarazioni Iva. Restano molti tuttavia i dubbi di imprese e professionisti sulle modalità di compilazione telematica dei nuovi modelli. Per sciogliere i nodi emersi dal confronto con le aziende la stessa agenzia delle Entrate ha già previsto, probabilmente per maggio la pubblicazione di una o più circolari che affronteranno i punti caldi, come quelli relativi all’indicazione del Paese di pagamènto e il numero/data di fattura da inserire.
«Il cambiamento epocale ha precisato a margine del convegno Mario Spera, della direzione centrale normativa dell’agenzia delle Entrate consiste nel fatto che le prestazioni di servizi tra operatori economici verranno tutte tassate, tranne poche eccezioni, nel Paese del committente. Il che vuol dire che i committenti nazionali potranno svolgere tutti gli adempimenti in Italia. Senza ricevere così l’addebito Iva da un altro Paese europeo e dovere poi chiedere successivamente il rimborso». A chiarire la portata delle nuove norme è intervenuto Antonio Vento, responsabile fiscalità d’impresa di Confcommercio: «Le regole in tema di Iva sui servizi ha detto agevoleranno gli scambi commerciali tra le imprese dei Paesi Ue, facilitando l’adempimento degli obblighi fiscall per le prestazioni di servizi intracomunitari. La riforma, come qualunque modifica normativa di una certa complessità, porta con sé anche aspetti critici, che saranno evidenti al momento della piena operatività delle disposizioni».
Si avvicina intanto il debutto col modello Intrastat, il 20 e il 26 aprile prossimi (a seconda della modalità di presentazione), per imprese e professionisti che non hanno fatturato più di 50mila euro (chi è andato oltre, infatti, lo ha già fatto mensilmente da inizio anno) per prestazioni di servizi «generici» resi e ricevuti da soggetti comunitari. Resta comunque la possibilità di sanare, entro il 25 luglio, eventuali errori o imprecisioni commessi fino ad aprile.
Fonte: Nariello Francesco da il Sole 24 Ore di giovedì 15 aprile 2010, pagina 35