Ebook: l’Iva agevolata è un miraggio almeno per ora

Non c’è pace per gli ebook e per chi si sforza di incentivarne l’utilizzo. Non si può applicare un’Iva ridotta e “la colpa” è dell’ecommerce. Dall’inizio dell’anno, infatti, Francia e Lussemburgo applicano un’aliquota Iva ridotta ai libri digitali. Per la Commissione europea ciò è incompatibile con le norme attuali della direttiva Iva, che stabilisce che i libri digitali costituiscono servizi forniti per via elettronica. E dato che non è consentita l’applicazione di un’aliquota ridotta a questo tipo di servizi, gli ebook non possono essere sottoposti a Iva agevolata.
Per la Commissione, si legge in una nota, la situazione crea gravi distorsioni della concorrenza a danno degli operatori degli altri 25 Stati membri dell’Unione in quanto si possono facilmente acquistare libri digitali in uno Stato membro diverso da quello di residenza del consumatore e per il fatto che le norme attuali prevedono l’applicazione dell’aliquota Iva in vigore nello Stato del prestatore del servizio, non in quello del cliente. La Commissione ha ricevuto denunce da diversi ministri delle Finanze i quali hanno fatto notare l’effetto negativo sulla vendita di libri sui loro mercati nazionali.
Pur dichiarandosi "consapevole della disparità di trattamento tra libri digitali e libri cartacei", la Commissione europa prende atto dell’importanza degli ebook e promette che nell’ambito della nuova strategia in materia di Iva ci sarà una discussione con gli Stati membri che porterà a presentare proposte entro la fine del 2013. Sperando che non sia troppo tardi per far uscire gli ebook dal guado.

 

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