Nei primi undici mesi del 2008, le entrate fiscali si sono attestate a 380.681 milioni di euro, un punto percentuale in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo il dato globale rilevabile dal bollettino delle entrate tributarie n. 81 del dipartimento delle Finanze del ministero dell’Economia. La parte del leone va all’Ire che fa segnare un +5,9% (149.553 milioni, +8,321 milioni di euro rispetto al 2007), l’Ires invece fa registrare una diminuzione percentuale pari al 7,2% (46.619 milioni, -3.615 milioni di euro). Si tratta di un trend già riscontrato nelle rilevazioni di settembre e ottobre 2008.
I dati sul gettito derivante dalle imposte dirette, confrontati con gli stessi del mese di novembre 2007, sono disomogenei. Bisogna infatti considerare che la scadenza per effettuare il versamento del secondo acconto delle imposte sui redditi in autoliquidazione è fissata al 30 novembre e, nel 2008, il termine è caduto di domenica, pertanto, il suddetto adempimento si è potuto eseguire entro lunedì 1° dicembre. In poche parole, tali somme confluiranno nella prossima rilevazione. I numeri totali per le imposte dirette sono comunque sostanziosi, nel bollettino si legge la cifra 215.569 milioni di euro (+6.431 milioni, pari a un incremento del 3,1%).
Ire in accelerata, Ires in frenata
Il motivo che spinge verso l’alto il gettito Ire va ricercato soprattutto nelle ritenute operate sui lavoratori dipendenti privati (+7,8%) e pubblici (+6,4%). Buono anche l’andamento delle ritenute sul lavoro autonomo (+5%). Segno positivo, ma leggermente contenuto, per i dati relativi all’autoliquidazione: 27.167 milioni di euro (+1,4%).
Nella sintesi del bollettino si fa notare che il trend positivo delle ritenute da lavoro dipendente va ricercato in particolare nel "rinnovo dei contratti, che ha interessato alcuni grandi comparti (tra cui il settore metalmeccanico e il settore del credito) avvenuto all’inizio dell’anno".
Il rallentamento del gettito Ires, particolarmente visibile nel dato relativo al secondo acconto (-6,5%), va invece ricondotto alla riduzione di tre punti percentuali della misura dell’acconto, prevista dall’articolo 10, comma 1, del Dl 185/2008.
Iva più che stabile
I dati relativi all’Iva presentano segni discordanti, da un lato c’è un -1,4% che riguarda il gettito proveniente dagli scambi interni, dall’altro un +9,2% dalla tassazione delle importazioni. Un su e giù che alla fine non si traduce in una variazione percentuale significativa. Le entrate Iva, nel periodo gennaio-novembre, sono state pari a 103.326 milioni di euro (-43 milioni rispetto ai primi undici mesi del 2007).
Crollo del Registro
La crisi dell’economia mondiale non ha risparmiato l’imposta di registro che fa registrare una contrazione del gettito di 400 milioni di euro (-7,8%) e che trascina con sé anche le imposte di bollo (-3,9%) e ipotecaria (-5%). Fuori dall’andamento negativo soltanto l’imposta sulle assicurazioni che ha fatto segnare entrate per 2.281 milioni di euro (+4,5%).
"Non gioco più" al lotto, meglio la slot
Segno negativo anche per le entrate derivanti da attività di gioco (-25%). Ma il settore è ancora forte grazie al buon risultato ottenuto dagli apparecchi e congegni di gioco, come le slot machine, che trasferiscono nelle casse dello Stato ben 2.127 milioni di euro (+7,2%).
Paola Pullella Lucano – Nuovo Fisco Oggi