Torna in pista la Banca del Sud, bocciati gli emendamenti alla Finanziaria sul taglio Irap per le imprese fino a 250 dipendenti e, parzialmente, sulla cedolare secca. In tutto la commissione Bilancio della Camera ha ripescato 44 emendamenti. Ancora in stand-by l’ammissibilità di alcuni emendamenti del governo: la copertura delle modifiche proposte dall’esecutivo relativi al pacchetto welfare, allo Stretto di Messina, a Roma capitale e agli immobili della difesa, é subordinata, scrive nella relazione tecnica il Ragioniere generale dello Stato, Mario Canzio, «alla ripresentazione dell’emendamento sul patto per la salute». Attualmente manca all’appello la relazione tecnica sull’emendamento del governo che ripartisce le risorse in arrivo dallo scudo fiscale. Il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti ha già incontrato esponenti del Pdl e della Lega. Intanto la commissione Bilancio ha dato il via libera all’articolo 1 della Finanziaria, che fissa il saldo netto da finanziaree e destina, come di consueto, alla riduzione della pressione fiscale sulle famiglie con figli e sui redditi medio-bassi le eventuali maggiori disponibilità della finanza pubblica rispetto a quanto previsto dal Dpef. Respinta la manciata di emendamenti presentati. Domani invece si voteranno gli emendamenti al disegno di legge Bilancio e solo successivamente si passerà all’articolo 2 del ddl Finanziaria sul quale sono concentrati la maggior parte degli emendamenti.
Stop al taglio dell’Irap. Dopo lo stop di ieri, martedì, a 12 emendamenti su 14 proposti dal Governo, la scure delle inammissibilità della commissione Bilancio di Montecitorio si è abbattuta «per carenza di compensazione» anche sulla proposta del Carroccio sul taglio all’Irap per le imprese fino a 250 dipendenti.
Ripescati 44 emendamenti. La riunione per il riesame dell’ammissibilità sugli emendamenti parlamentari alla Finanziaria ha portato al ripescaggio di 44 emendamenti. Su alcuni, però, è stato posto il paletto di presentare una relazione tecnica da parte del Governo prima della votazione. In questo gruppo, oltre alla Banca del Sud, rientra un emendamento di Maurizio Del Tenno (Pdl) che consente nel 2010 un’anticipazione tariffaria dei diritti aeroportuali entro un tetto massimo di tre euro a passeggero, per le società concessionarie, legata agli investimenti. Di Gioacchino Alfano, capogruppo del Pdl in commissione Bilancio é, invece, la previsione dell’avvio entro il 31 marzo prossimo delle gare per le concessioni autostradali che scadono entro il 2014. Targato Alfano anche l’emendamento ripescato sul trasferimento di proprietà del
termovalorizzatore di Acerra da Impregilo ad A2A. Due emendamenti simili a firma Gabriele Toccafondi e Marino Zorzato (tutti e due del Pdl), solo in parte riaccolti, riguardano il riordino dell’Agenzia del demanio sul fronte della locazione di immobili per la pubblica amministrazione. Rientra anche un emendamento di Sabatino Aracu (Pdl), sui giochi.
Costa 1,12 miliardi il pacchetto lavoro. Il pacchetto lavoro definito dal governo costa 1,12 miliardi. In base alla relazione tecnica presentata dall’Esecutivo in commissione Bilancio della Camera, l’onere più significativo é quello legato alla proroga della detassazione dei premi di
produttività (860 milioni), mentre gli incentivi all’assunzione di ultra-cinquantenni, seconda voce più onerosa, costeranno al massimo 120 milioni (in questo caso la norma é finanziata fino a esaurimento delle disponibilità). Per la copertura del pacchetto lavoro il Governo ricorre per 100 milioni al fondo sociale per l’occupazione e la formazione, per 50 milioni alla stretta
sulle invalidità civili, mentre la parte più consistente (975 milioni) é a carico del fondo istituito presso Palazzo Chigi con il decreto anticrisi del luglio scorso (Fondo Letta). Si tratta però di una copertura "condizionata": una nota penna alla fine della relazione tecnica firmata dal Ragioniere generale dello Stato Mario Canzio specifica infatti che la copertura è «subordinata alla ripresentazione dell’emendamento relativo al Patto salute che reca l’integrazione delle risorse del fondo di cui al comma 7 dell’articolo 3», cioé lo scudo fiscale, da cui parte delle risorse rifluiscono appunto al Fondo Letta. Lo stesso vincolo (presentazione del Patto salute che
rifinanzia il fondo alimentato dallo scudo fiscale da cui provengono le risorse per il Fondo Letta) vale per la copertura di parte dell’emendamento (100 milioni nel 2012 destinasti a investimenti) che finanzia Roma capitale con immobili della Difesa.
Ammissibile anche una mini-sanatoria Inps. Fra gli emendamenti ammissibili, come già segnalato dal Sole 24 Ore.com, spunta anche una mini-sanatoria Inps che consente di regolarizzare contributi, premi previdenziali e assicurativi maturati fino al 31 ottobre scorso pagando entro febbraio 2010 tutto l’arretrato ma con uno sconto sulle sanzioni, che saranno il 40% di quelle previste. L’emendamento di Pietro Franzoso (Pdl) vale solo per pendenze non cartolarizzate. Possibile anche rateizzare le somme.
No parziale alla cedolare sugli affitti. Sul fronte della cedolare secca la bocciatura non è totale: restano le proposte formulate da Marcello De Angelis (Pdl), Amedeo Ciccanti (Udc) e Benedetto Della Vedova (Pdl). Tutti concordano su un’aliquota del 20% (in passato le proposte spaziavano fra il 10 e il 20%), ovviamente per contratti regolarmente registrati. Bocciati, invece, gli emendamenti del capogruppo Pdl in commissione Gioacchino Alfano e della Lega che avevano presentato proposte che riprendevano in parte quelle avanzate e non approvate durante l’iter del provvedimento al Senato.
Ripescato l’emendamento sulla Banca del Sud. Indietro tutta sulla Banca del Sud: l’emendamento del Pdl (firmato da Giuseppe Marinello, Gioacchino Alfano e Marco Milanese) bocciato ieri è stato ritenuto, dopo il ricorso, ammissibile dal presidente della commissione Bilancio della Camera Giancarlo Giorgetti. A patto, è stato, che sia specificato che le banche di credito cooperativo di cui si parla sono solo quelle che rivestono la qualifica di azionista della banca del Mezzogiorno. In questo modo sarebbe superato il rilievo di inammissibilità fondato sul carattere ordinamentale e non funzionale alla creazione della banca.
Nel ddl Bilancio inammissibili 30 emendamenti di 154. Questa mattina si è svolta la riunione incentrata sugli emendamenti al Ddl di Bilancio: delle 154 proposte di modifica, 30 sono state dichiarate inammissibili (11 per estraneità di materia e 19 per carenza o inidoneità di compensazione).
Fonte : IlSole24Ore