"Il furto telematico subito dal ministero dell’Istruzione, nella sua gravità, ha evidenziato come la sicurezza informatica, per usare le stesse parole del ministro Fioroni, delle barriere di controllo e dell’accesso ai conti correnti, sia spesso fallace". Questo il commento di Adiconsum sulla truffa online da più di 13 milioni di euro ai danni del ministero, che a gennaio avrebbe visto sparire la cifra dal suo conto online aperto presso Poste Italiane. Questo furto, secondo Paolo Landi, segretario generale dell’associazione, "deve indurre le banche a rendere più sicuri i conti correnti on line". La logon e la password da sole non bastano. Infatti i conti correnti che hanno, come unico metodo di accesso, la logon e la password, non possono ritenersi sicuri e le Banche che li adottano, non possono poi far cadere la colpa di eventuali ammanchi sul consumatore che, a differenza del Ministero, fa fatica a dimostrare le proprie ragioni.
Secondo Adiconsum sono certamente più sicuri i conti con accesso mediante "on time password", legati a dispositivi "fisici" (tipo chiavette) in mancanza dei quali diventa teoricamente impossibile accedere al conto. Pertanto l’associazione invita i consumatori, il cui accesso al conto corrente on-line non è sicuro, a sollecitare le banche ad adeguarsi a tecnologie più sicure. I consumatori devono pretendere l’adeguamento della propria banca a sistemi più sicuri, in caso ciò non accada possono valutare la possibilità di rivolgersi ad altre banche che già adottano sistemi avanzati di sicurezza.