Importanti semplificazioni sulle certificazioni malattia dei lavoratori

Si informa che, a partire dal mese di marzo, sono state introdotte importanti semplificazioni in materia di certificazioni di malattia dei lavoratori dipendenti.

Il nuovo sistema online messo a disposizione dall’Inps consente ai datori di lavoro di ricevere in tempo reale le comunicazioni di assenze per malattia riguardanti i loro dipendenti. Si tratta di un’importante semplificazione per tutti: per 4,4 milioni di imprese che potranno avere informazioni immediate sulle assenze dei propri dipendenti; per 17 milioni di lavoratori dipendenti che non dovranno più preoccuparsi di consegnare i certificati di malattia ma solo di informare tempestivamente della loro assenza il datore di lavoro; per lo Stato che potrà operare controlli immediati e puntuali.

Per poter acquisire le informazioni generate in tempo reale dai certificati medici, il datore di lavoro dovrà dotarsi di un indirizzo di Posta elettronica certificata (Pec) e/o di un codice Pin per poter accedere al sito Inps (www.inps.it).

La nuova procedura è molto semplice:

  • il medico, constatata la malattia del lavoratore, compila in modo digitale il certificato che automaticamente viene trasmesso all’Inps per via telematica;
  • la stessa attestazione di malattia è quindi resa disponibile al datore di lavoro o tramite invio sulla sua casella di Posta elettronica certificata (Pec), oppure tramite accesso al sito www.inps.it (tramite il codice Pin);
  • al lavoratore è rilasciato solo il numero di protocollo della pratica da comunicare all’impresa, qualora essa lo richieda.

Solo per un breve periodo, ovvero fino al 18 giugno 2011, il datore di lavoro può richiedere al dipendente il certificato cartaceo. Superata quella data tutto avverrà invece per via digitale.

Maggiori informazioni sulla nuova procedura e sui nuovi servizi messi a disposizione dall’Inps sono disponibili sul sito del Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione (www.innovazionepa.gov.it) e su quello dell’Inps (www.inps.it).

Fonte: Governo Italiano

 

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