Una breve guida per chi riceve l’invito dell’Agenzia delle Entrate, nel comunicato stampa del 26 ottobre, dove è stato reso noto che sono circa 156mila le lettere inviate in questi giorni ai contribuenti per i quali, alla data del 16 ottobre 2016, non risulta pervenuta la dichiarazione dei redditi 2015, pur risultando titolari di due o più Certificazioni uniche provenienti da diversi sostituti d’imposta che non hanno provveduto a conguagliare le imposte.
L’obiettivo è quello di invitare i cittadini a verificare la propria posizione e a mettersi in regola con il fisco, evitando di incorrere nella violazione dell’omessa dichiarazione, inoltre, presentando il modello Unico Persone fisiche entro il 29 dicembre 2016, ovvero entro 90 giorni dalla scadenza ordinaria del 30 settembre, i contribuenti possono anche beneficiare delle sanzioni ridotte previste in caso di ravvedimento operoso.
Il vantaggio dell’invito è duplice:
- oggi è possibile individuare in largo anticipo le anomalie oggetto degli avvisi, innalzando così il livello della tax compliance e l’efficienza dei controlli da parte delle Entrate;
- allo stesso tempo, ricevendo l’invito preventivo in anticipo, il cittadino può verificare la propria posizione ed eventualmente porvi rimedio da solo, in piena autonomia, tramite l’istituto del ravvedimento operoso e senza imbattersi in successivi controlli.
I numeri cui rivolgersi per ottenere assistenza
In ogni caso, i contribuenti che vogliono ricevere maggiori informazioni e assistenza nella compilazione della dichiarazione possono rivolgersi ai nostri uffici territoriali (sul sito internet dell’Agenzia – nella sezione Contatta l’Agenzia > Assistenza fiscale > Uffici Entrate) o chiamare il Call center al numero 848.800.444 dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 17, e il sabato, dalle 9 alle 13, al costo della tariffa urbana a tempo. Per agevolare i contribuenti, nella lettere inviate in questi giorni è riportato anche l’indirizzo dell’ufficio a loro più vicino.
In allegato il comunicato stampa con il fac-simile della lettera.
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Fonte: Agenzia delle Entrate