Cambiano le regole per l’indicatore della situazione economica familiare (ISEE) con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del testo del decreto ministeriale, che entrerà in vigore l’8 febbraio prossimo.
Si tratta dell’indicatore necessario per poter usufruire di prestazioni sociali agevolate (servizi socio-sanitari domiciliari e residenziali) e di altre agevolazioni come l’accesso agli asili nido, le mense scolastiche, la riduzione delle tasse universitarie.
Il patrimonio della famiglia acquista un nuovo peso , sia per quel che riguarda le case che in riferimento a conti correnti e investimenti; lo scopo è quello di individuare l’effettiva ricchezza disponibile, e a tal fine entrano nel calcolo anche i redditi esenti come le borse di studio e le pensioni di invalidità.
Viene data anche la possibilità di aggiornare il tempo in tempo reale la documentazione in caso, in particolare, di perdita del posto di lavoro.
Una prima novità di rilievo riguarda l’obbligo di dichiarare i redditi esenti dall’Irpef , che finora non entravano a far parte dell’lsee. Si tratta delle Borse di studio, pensioni di invalidità e assegni di accompagnamento, assegni al nucleo familiare, e anche tutte le altre prestazioni economiche sulle quali non sono dovute imposte. Adesso andranno considerate ai fini del calcolo dell’indicatore.E’ previsto un sistema di controlli incrociati tra i comuni e gli enti erogatori al fine di agevolare le verifiche.
Novità anche per quanto concerno il “patrimonio” ,a partire da quello immobiliare. Dal valore determinato sulla base delle rendite considerate ai fini Ici, si passa alla base imponibile ai fini Imu e dunque ad un importo rivalutato rispetto al passato in funzione della rivalutazione del 60% rispetto alla base imponibile ai fini Ici. Inoltre va dichiarata naturalmente anche la prima casa ( che ricordiamo è esente da Imu) la quale peraltro non concorre al calcolo se il valore risulta inferiore a 52.500 euro, incrementato di 2.500 euro per ogni figlio convivente successivo al secondo.
Correttivi per le famiglie nelle quali ci sono soggetti disabili; viene infatti stabilita una franchigia a favore delle famiglie con componenti disabili, che ammonta a 4.000 per una disabilità media, sale a 5.500 euro in caso di disabilità grave e arriva fino a 7.000 euro in presenza di persone non autosufficienti. Somme che vengono aumentate rispettivamente a 5.500, 7.500 e 9.500 se il disabile è un figlio minorenne.
Conti correnti,depositi bancari e titoli. Nella prima fase di avvio del nuovo Isee si potranno ancora autocertificare i dati riferiti al patrimonio mobiliare vale a dire la consistenza di conti correnti e depositi bancari e postali, titoli investimenti in fondi e qualunque altra tipologia di investimento.
Successivamente questi dati saranno automaticamente acquisiti attraverso l’anagrafe tributaria, e quindi comunicati direttamente al soggetto che deve predisporre l’Isee sulla base delle dichiarazioni presentate dagli interessati.
Fin da subito scatta invece l’obbligo di comunicare il possesso di eventuali barche e di moto di grossa cilindrata.
Per garantire le prestazioni esclusivamente a chi ne ha effettivamente diritto, è stata introdotta la possibilità di aggiornare l’Isee in tutti i casi in cui il reddito a disposizione nel corso dell’anno viene sensibilmente ridotto come, in particolare, in caso di perdita posto di lavoro.