L’Agenzia impegnata nell’applicazione delle misure esecutive varate dal Governo con il decreto anti crisi, che renderà più efficace il recupero dei condoni non pagati. Grazie alle disposizioni contenute nel decreto 185/2008, per ciascuno degli anni 2009, 2010 e 2011 si potranno riscuotere 300 milioni di euro in più rispetto al trend abituale. L’articolo 27 del dl, infatti, contiene una serie di provvedimenti che ampliano l’ambito applicativo di alcune misure cautelari contenute nel dlgs 472/1997. In particolare il comma 5 estende l’applicazione dell’iscrizione di ipoteca e del sequestro conservativo, anche ai tributi e agli interessi vantati dagli uffici e dagli enti in base ai processi verbali di constatazione, oltre che ai soli crediti derivanti dalle sanzioni amministrative tributarie. Il comma 6, invece prevede che nel caso in cui sussista fondato pericolo per la riscossione, dopo la notifica degli atti con i quali vengono accertati maggiori tributi, le suddette disposizioni cautelari si applicano a tutti gli importi dovuti. Infine il comma 7 prevede la perdita di efficacia dei provvedimenti cautelari nel caso in cui, nel termine di 120 giorni dalla loro adozione, non viene notificato atto di contestazione o di irrogazione. In questo caso, il presidente della commissione tributaria provinciale o il presidente del tribunale dispongono, su istanza di parte e sentito l’ufficio o l’ente richiedente, la cancellazione dell’ipoteca. L’efficacia dei provvedimenti decade a seguito della sentenza, anche non passata in giudicato, che accoglie il ricorso o la domanda.
Patrizia De Juliis – Fisco Oggi