Il Ministero dell’Economia ha ufficializzato la rivalutazione definitiva 2015 per le pensioni dal 2016 e quella provvisoria del 2016 per le pensioni 2017. Essendo negativi i valori di rivalutazione legati all’inflazione calcolati dall’ISTAT, per effetto di una norma contenuta nella legge di stabilità 2016 il valore applicabile sarà pari a zero. Di conseguenza i pagamenti delle pensioni da gennaio 2017 non subiranno aumenti.
Anzi, se resta confermato questo andamento, e posto che nella prossima a legge di stabilità non vengano varate nuove norme di congelamento delle perequazioni , a gennaio 2017 tutte le pensioni sconteranno il recupero di un adeguamento errato nel 2015 (0,30 % di rivalutazione stimata contro lo 0,20 effettivo ) L’importo del recupero sarà comunque contenuto. Si tratta di uno 0,1% dell’assegno mensile per chi ha importi fino a tre volte il minimo . Su una pensione di 1.400 euro ciò significa un prelievo annuale di 18,20 euro . In proporzione le pensioni più alte subiranno ritocchi piu lievi in quanto l’adeguamento all’inflazione è progressivo sia in senso positivo che negativo ).
Sempre dal 2017 inoltre decade definitivamente la norma istitutiva del contributo di solidarietà del 6, 12, 18% per le fasce di importo superiori a 14, 20, 30 volte il trattamento minimo. Quindi questi assegni ritorneranno all’importo pieno.