In pratica, i contribuenti possono spiegare come mai la loro situazione reddituale, dichiarata con Unico 2010, si discosta da quella prevista dagli Studi per il settore in cui operano e descrivere le criticità che hanno determinato i minori ricavi o compensi.
Non si tratta di un obbligo, ma di una chance che consente di "preavvisare" gli uffici finanziari delle anomalie che riscontreranno in caso di controlli. La segnalazione non esclude di per sé il contraddittorio, ma potrebbero costituire già "prova sufficiente" per la disapplicazione degli studi di settore.
L’opportunità, concessa quest’anno per la prima volta (e non a regime, almeno per ora), è la conseguenza della particolare congiuntura economica, che ha determinato, in molti settori produttivi, situazioni di crisi, con minori incassi e minori guadagni rispetto ai parametri massimi e minimi previsti da Gerico.
Numerose le ipotesi obiettive che possono aver generato la "discordanza" dei risultati, come, ad esempio, l’età avanzata dall’imprenditore che effettua investimenti poco rilevanti o il fallimento di un importante cliente. Tutte eventualità che portano "fuori rotta" rispetto alle stime effettuate sulla base di precise variabili economiche e strutturali.
Al riguardo, l’Agenzia delle Entrate, con il comunicato stampa del 28 giugno 2007 e le circolari 31/E e 38/E dello stesso anno e 34/E del 2010, ha predisposto un elenco "aperto" e "integrabile", che descrive alcune delle circostanze che potrebbero giustificare la non congruità degli operatori.
Le descrizioni sono ripartite in tre categorie: non normalità economica riferibile ai singoli indicatori; marginalità economica; altre condizioni particolari o specifiche che possono rendere non attendibili le risultanze dell’applicazione degli studi.
Tornando alla prossima scadenza, la data non interessa chi ha già indicato, nel campo "Annotazioni" del modello di Unico riservato agli studi di settore, gli elementi che hanno originato il non allineamento alle "aspettative" degli Studi.
Per comunicare all’Amministrazione cosa non è andato rispetto alle attese, quindi, occorre utilizzare il software predisposto dalle Entrate. Le informazioni richieste in prima battuta sono quelle essenziali: il protocollo per risalire alla dichiarazione dei redditi e i dati anagrafici del contribuente. Inseriti questi dati, il sistema mette a disposizione del contribuente cinque campi (inapplicabilità, esclusione, coerenza, normalità economica, congruità) per chiarire perché gli indicatori previsti per la sua categoria non si adattano al suo caso.
Tutti gli ulteriori chiarimenti nella guida "Segnalazioni studi di settore" disponibile sul sito internet dell’Agenzia o attraverso il servizio di assistenza telefonica operativo dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 18, e il sabato, dalle 8 alle 14, al numero verde 800279107.